Le linee guida dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) prevedono che la ricerca di sangue occulto nelle feci, al fine di poter prevenire per tempo l’insorgenza del tumore del colon retto, debba essere effettuata dall’inizio dei 50 anni, con frequenza dei biennale, in accordo con le linee guida internazionali.
Nel mese di maggio 2018 l’American Cancer Society, una prominente organizzazione statunitense, ha raccomandato per la prima volta di portare l’età di riferimento dai 50, prevista dalle linee guida, ai 45 anni.
Le nuove linee guida estendono quindi la ricerca di sangue occulto nelle feci anche a coloro di età compresa tra i 45 e i 49 anni, a causa del fatto che il cancro colorettale è sempre più frequente anche nei giovani adulti.
Le linee guida, basate sull’evidenza, sono state pubblicate sulla rivista scientifica “A Cancer Journal for Clincians” e, sia chiaro, non intendono richiamare tutti a fare una colonoscopia, pratica di riferimento per lo screening del cancro al colon, bensì aumentare l’attenzione sulla problematica e far sì che un maggior numero di persone facciano lo screening.
Nel 2014, infatti, il 43% dei nuovi casi di cancro colorettale avuti negli adulti minori di 50 anni, si è verificata all’età tra 45 e 49 anni. Non solo. Molti report hanno dimostrato che vi è un aumento del cancro colorettale anche in giovani adulti tra i 20 e 30 anni. Probabilmente a causa del cambio degli stili di vita.
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