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Pressione alta, rischio cardiovascolare anche per under 40

Un recente studio mette in guardia anche i soggetti under 40 che hanno la pressione alta.

Sulla base delle nuove linee guida dell’ipertensione, anche coloro con età inferiore ai 40 anni dovranno da oggi preoccuparsi in caso di presenza di valori alterati della pressione. Secondo un recente studio svolto dal Duke University Medical Center, pubblicato sulla rivista americana JAMA, anche gli under 40 potrebbero essere a rischio di un evento cardiovascolare, tra cui ictus o infarto.
Lo studio, che ha utilizzato le nuove linee guida pubblicate nel 2017, le quali hanno spostato al ribasso la definizione del concetto di “pressione alta”, ha stabilito che identificare e trattare tale condizione di rischio anche nei soggetti giovani, può dare benefici a lungo termine.
«Questo è il primo passo nel valutare se l’ipertensione arteriosa, come definita dai nuovi criteri, è qualcosa di cui le giovani generazioni devono preoccuparsi e quindi considerare come precursore di problemi seri», ha detto il responsabile dello studio Yuichiro Yano, professore nel Department of Community & Family Medicine alla Duke University.
«Sebbene si tratti di uno studio osservazionale (ovvero che ha solo osservato dati già presenti senza capirne il perché, ndr) – ha aggiunto Yano -, ciò dimostra che le nuove linee guida sull’ipertensione sono utili nell’identificare coloro che potrebbero essere a rischio di eventi cardiovascolari.
Per arrivare a queste conclusioni il team del professor Yano ha analizzato i dati di circa 4.800 adulti con misurazioni della pressione arteriosa rilevate prima dei 40 anni, nell’ambito dello studio Coronary Artery Risk Development in Young Adults study (CARDIA), cominciato nel 1985. I partecipanti allo studio sono stati suddivisi in quattro gruppi, sulla base dei nuovi livelli di pressione applicati a partire dal 2017 dall’American Heart Association. In particolare, pressione normale, con 120 mm Hg o meno di pressione sistolica e 80 mm Hg o meno della diastolica, pressione elevata, con valori tra 120 e 129 mm Hg e 80 mm Hg, stadio 1 di ipertensione, con valori tra i 130 mm Hg e 139 Hg per la sistolica e 80 mm Hg e 89 mm Hg per la diastolica, ed infine, stadio 2 di ipertensione, con valori più elevati di 140 mm Hg per la sistolica e 90 mm Hg per la diastolica.
I ricercatori hanno verificato se, nel corso dei successivi 19 anni, i partecipanti avevano avuto eventi cardiovascolari seri. Ebbene, nei 228 eventi cardiovascolari occorsi, gran parte era avvenuto in presenza di valori elevati di pressione arteriosa.
«In accordo con questi risultati – conclude Yano -, coloro che avevano elevati valori di pressione, nello stadio 1 e 2 di ipertensione, prima dei 40 anni, hanno un significativo maggior rischio di sviluppare eventi cardiovascolari, se comparati a coloro che hanno valori di pressione normale prima dei 40».

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).