Mentre alcuni cibi ricchi di colesterolo sono altamente nutrienti e benefici per la salute, altri possono essere dannosi. Tra gli alimenti ad alto contenuto di colesterolo che possono avere un impatto negativo sulla tua salute rientrano i cibi fritti. Carni fritte e bastoncini di formaggio sono ricchi di colesterolo e dovrebbero essere evitati quando possibile. Questo perché sono carichi di calorie e possono contenere grassi trans, che aumentano il rischio di malattie cardiache e sono dannosi per la salute in molti altri modi. A ciò si aggiunge il fatto che l’elevato consumo di cibi fritti è stato collegato a un aumento del rischio di malattie cardiache, obesità e diabete.
Gran parte del cibo presente nei fast food può essere pieno di colesterolo cattivo. Il consumo di fast food è un importante fattore di rischio per numerose malattie croniche tra cui malattie cardiache, diabete e obesità. Coloro che consumano frequentemente tale tipologia di cibi tendono ad avere colesterolo più alto, più grasso della pancia, livelli più alti di infiammazione e regolazione della glicemia alterata. Mangiare meno cibi lavorati e cucinare più pasti a casa è associato a un peso corporeo inferiore, meno grasso corporeo e riduzioni dei fattori di rischio di malattie cardiache come il colesterolo LDL alto.
Anche le carni lavorate devono ricevere maggiore attenzione. Salsicce, pancetta e hot dog sono alimenti ad alto contenuto di colesterolo che dovrebbero essere limitati. L’elevato consumo di carni lavorate è stato collegato a un aumento dei tassi di malattie cardiache e alcuni tipi di cancro come il cancro del colon. Infine, uno sguardo ai dessert. Biscotti, torte, gelati, pasticcini e altri dolci sono alimenti non salutari che tendono a essere ricchi di colesterolo, oltre a zuccheri aggiunti, grassi e calorie non salutari. Indulgere frequentemente in questi alimenti può avere un impatto negativo sulla salute generale e portare a un aumento di peso nel tempo. Diversi studi hanno collegato l’assunzione di zuccheri aggiunti all’obesità, al diabete, alle malattie cardiache, al declino cognitivo e ad alcuni tipi di cancro.