Quando nel sangue si riscontrano, attraverso esami clinici, quantitativi di glucosio costantemente al di sopra della norma, siamo di fronte a un caso di diabete. Questa malattia insorge per varie tipologie di cause, in base alle quali si distingue un diabete di tipo 1 e un diabete di tipo 2. «Il diabete – spiegano gli specialisti della Società italiana di diabetologia (Sid) – è una malattia in cui c’è aumento nel sangue dei livelli di glucosio (zucchero, la glicemia) per un deficit della quantità e, spesso, nell’efficacia biologica dell’insulina, l’ormone che controlla la glicemia nel sangue e che viene prodotto dal pancreas». Benchè il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2 si manifestino nello stesso modo, come eccesso di zuccheri nel sangue, hanno cause completamente diverse. «Il diabete di tipo 1 – specificano gli esperti della Sid – è di origine autoimmune ed è la conseguenza di una distruzione, relativamente rapida, delle cellule del pancreas che producono insulina. Compare soprattutto in bambini, adolescenti, giovani adulti e raramente inizia dopo i 40 anni. Il diabete di tipo 2, invece, si sviluppa nell’arco di molti anni, per un deficit di produzione di insulina che però non è mai tanto grave come quello presente nel diabete di tipo 1 e non dipende dall’autoimmunità. Compare soprattutto dopo i 40 anni ma l’età di insorgenza si sta abbassando per la sempre maggiore diffusione dell’obesità anche fra i più giovani».
Diabete spesso asintomaticoNon sono molti, secondo gli esperti, i campanelli d’allarme che potrebbero indicare un esordio del diabete nell’organismo. Molto spesso la patologia si scopre in modo casuale nel corso di controlli medici di routine o effettuati per altri motivi. «Nella grande maggioranza dei casi – affermano i diabetologi della Sid – la malattia non dà alcun disturbo (sintomo). Se questi sono presenti si tratta di sete intensa, necessità di urinare spesso con urine abbondanti e stanchezza. Nel diabete di tipo 1 vi è spesso perdita di peso e l’inizio della malattia può essere brusco con notevole malessere, sonnolenza e odore di acetone nell’alito. Nel diabete di tipo 2 spesso la diagnosi viene fatta in una persona che sta sostanzialmente bene in occasione di esami di laboratorio. Spesso il diabete viene diagnosticato in occasione di accertamenti o ricovero per altra malattia». Talvolta, anche la vista offuscata è un sintomo di diabete.
Fattori di rischio e prevenzioneMentre nel caso del diabete di tipo 1 i fattori di rischio sono legati a ereditarietà o malattie autoimmuni, per il diabete di tipo 2 le cause sono spesso connesse anche a stili di vita e comportamenti scorretti. Tra questi la Sid indica, in particolar modo, l’eccesso di peso corporeo, la sedentarietà, l’iperalimentazione e il fumo di sigaretta. «L’eccesso di peso – sottolineano gli specialisti – è uno dei principali fattori di rischio di diabete tipo 2. Gli obesi hanno un rischio di diabete dieci volte più alto delle persone di peso normale. Inoltre, chi mangia molto e predilige cibi ricchi di zuccheri semplici e di grassi animali ha un rischio maggiore, mentre chi consuma cibi ricchi di fibre (cereali integrali, legumi, vegetali) ha un rischio minore. Una dieta ipocalorica in persone con eccesso di peso e glicemia non ottimale ha dimostrato di essere in grado di prevenire il diabete». Si evidenziano poi relazioni tra l’insorgere del diabete e la presenza di patologie croniche piuttosto comuni, come l’ipertensione o valori del sangue fuori range, come basso colesterolo Hdl, elevati trigliceridi, alta uricemia.