La secchezza delle mani è un problema comune, spesso legato a fattori ambientali o abitudini quotidiane. Vento e aria secca possono ridurre l’idratazione naturale della pelle, rendendola ruvida e predisposta alle screpolature. Anche il contatto frequente con acqua, detergenti aggressivi o sostanze chimiche contribuisce a indebolire la barriera cutanea, favorendo la disidratazione. L’invecchiamento cutaneo o patologie dermatologiche, tra cui l’eczema, possono accentuare il problema. La riduzione della produzione di sebo, tipica con l’avanzare dell’età, rende la pelle più vulnerabile agli agenti irritanti.
Prevenire e trattare la secchezza delle mani
Per contrastare la disidratazione cutanea, è bene usare guanti protettivi durante le faccende domestiche per limitare l’esposizione a sostanze dannose. La scelta di detergenti delicati, privi di alcol o profumi, aiuta a preservare il film idrolipidico della pelle. Con l’applicazione regolare di creme idratanti è possibile ripristinare l’equilibrio cutaneo. Formulazioni a base di urea, glicerina o acido ialuronico favoriscono la ritenzione di acqua negli strati superficiali della pelle. In caso di irritazioni persistenti, prodotti con principi attivi lenitivi, tra cui pantenolo o allantoina, possono alleviare il disagio.
Quando è necessario rivolgersi a un medico
Se nonostante le precauzioni la condizione peggiora o compaiono arrossamenti, prurito intenso o lesioni, è opportuno consultare uno specialista. Alcune manifestazioni potrebbero indicare la presenza di dermatiti o allergie che richiedono un trattamento specifico. Se la secchezza è accompagnata da altri sintomi sistemici, come affaticamento o alterazioni della pelle in altre aree del corpo, è consigliabile un approfondimento diagnostico per escludere condizioni sottostanti. I consigli forniti non sostituiscono il parere del medico curante. In caso di sintomi persistenti o aggravamento della condizione, è necessario rivolgersi a un professionista sanitario.