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Allergie invernali: come riconoscerle e gestirle

Le allergie invernali possono manifestarsi con segnali poco conosciuti, diversi dal classico “raffreddore da fieno”. È utile riconoscerli per un approccio corretto.

Con l’arrivo del freddo, le allergie respiratorie diventano un ricordo della primavera o dell’estate. Tuttavia, gli ambienti chiusi e riscaldati diventano il ricettacolo di agenti irritanti che possono scatenare reazioni inaspettate. Si tratta di allergeni perenni come gli acari della polvere, le spore della muffa, e il pelo degli animali domestici. La permanenza prolungata in luoghi con scarsa ventilazione ne favorisce la concentrazione, rendendo autunno e inverno stagioni a rischio per i soggetti sensibili. La sintomatologia che ne deriva può essere facilmente confusa con un banale raffreddore.

Segnali “atipici” delle reazioni allergiche invernali

Le reazioni allergiche nella stagione autunnale e invernale possono avere manifestazioni meno ovvie. Tosse secca e persistente, specialmente durante la notte o al risveglio, è un indicatore frequente. Altro segnale è il prurito al palato e al condotto uditivo, spesso associato a lieve gonfiore delle labbra dopo l’assunzione di alcuni alimenti che cross-reagiscono con gli allergeni inalanti. Anche l’affaticamento generale e la difficoltà di concentrazione, definita come “nebbia mentale”, sono riportati, conseguenti alla risposta infiammatoria sistemica e alla cattiva qualità del sonno causata dall’ostruzione nasale.

Coem gestire il disturbo

La gestione delle allergie invernali si basa su un duplice approccio: prevenzione e trattamento. La riduzione dell’esposizione agli allergeni è il cardine della prevenzione. È consigliabile mantenere un tasso di umidità domestico inferiore al cinquanta percento per ostacolare la proliferazione degli acari e delle muffe, oltre a lavare frequentemente la biancheria del letto ad alte temperature, facendo attenzione a non usare troppi detersivi che anch’essi possono avere un effetto sulla salute. L’impiego di depuratori d’aria con filtri Hepa può catturare una parte degli agenti irritanti. Per quanto concerne il trattamento, è necessario un consulto specialistico per una diagnosi precisa. I farmaci antistaminici di ultima generazione e i corticosteroidi nasali sono opzioni terapeutiche valide per il controllo della sintomatologia, da assumere previo parere del medico. Il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, ove la problematica presentata dovesse perdurare, ed è necessario contattare i medici curanti o i medici specialisti di riferimento.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).