I rischi di un’esposizione incontrollata al sole sono ormai noti e documentati, per cui ignorarli può avere conseguenze serie per la salute. Ma la luce solare, se si adottano i comportamenti corretti, porta anche indiscutibili benefici. Per trarre solo i vantaggi del sole, basta quindi seguire le raccomandazioni degli esperti. Il sole (o meglio i raggi ultravioletti Uva e Uvb, principali responsabili dell’abbronzatura) – spiega la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro (Iarc) tra i carcinogeni per l’uomo e contribuisce alla formazione dei tumori della pelle. Ciò significa che dovremmo preoccuparci dell’esposizione al sole tutto l’anno e non soltanto quando arriva l’estate. Non a caso, il codice europeo contro il cancro, promosso proprio da Iarc, suggerisce l’uso di creme con filtro solare anche durante l’inverno e anche in città». L’Airc precisa però che, come per molte delle sostanze carcinogene, è la dose a fare la differenza, motivo per cui i rischi sono maggiori d’estate e se non si adottano le giuste precauzioni. Oltre ai pericoli legati al cancro, un’eccessiva esposizione può portare anche all’invecchiamento prematuro della cute, provocare eritemi solare gravi, riattivare herpes labiali e causare vari problemi agli occhi.
Con moderazione, però, il sole previene l’osteoporosi e migliora l’umore.
Il sole presenta anche tanti aspetti positivi e, se ci espone con moderazione, porta diversi benefici alla salute, come riferisce il servizio Comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo (Cordis) dell’Unione Europea, sottolineando che: «secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), se non si potesse beneficiare dell’esposizione alla luce solare, aumenterebbero le malattie delle ossa, come il rachitismo e l’osteoporosi». Alla luce solare si deve inoltre un generale benessere e miglioramento delle condizioni fisiche, per non parlare di quelle psicologiche. Basti pensare che esistono vere e proprie depressioni stagionali, che si presentano solo nelle stagioni fredde a causa della scarsa luce solare e del freddo. «La luce solare – spiega l’Istituto Superiore di sanità (Iss) – raggiunge il cervello attraverso gli occhi, stimola la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che colpisce l’umore. Minori quantità di luce originano più bassi livelli di serotonina. L’oscurità, inoltre, innesca la produzione di melatonina che promuove il sonno».
La prevenzione evita la gran parte dei rischi.
«La valutazione globale dei rischi sanitari legati all’esposizione alle radiazioni ultraviolette – afferma la dott.ssa Maria Neira, responsabile per la salute pubblica e l’ambiente presso l’Oms – fornisce una buona base cui attingere per interventi pubblici mirati alla salute. Tutti abbiamo bisogno del sole, ma troppo può essere pericoloso, e persino fatale. Fortunatamente, la prevenzione di malattie causate dai raggi ultravioletti, come melanomi maligni, altri tumori della pelle e problemi alle cataratte, è quasi sempre possibile grazie a semplici misure protettive».