La Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale, che si tiene dal 13 al 19 maggio 2024, è un’occasione per richiamare l’attenzione sui potenziali rischi per la salute associati a un eccessivo apporto di sale nella dieta quotidiana. L’iniziativa, promossa a livello internazionale, mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di adottare abitudini alimentari più sane e consapevoli, e ridurre l’assunzione di sale.
Insorgenza di patologie cardiovascolari
L’eccessivo consumo di sale è stato associato a un aumentato rischio di sviluppare ipertensione arteriosa, condizione che può favorire l’insorgenza di patologie cardiovascolari come infarto e ictus. L’apporto elevato di sale favorisce la ritenzione idrica, causando gonfiore e aumento di peso. Gli esperti raccomandano di limitare l’assunzione giornaliera di sale a non più di 5 grammi, corrispondenti a circa un cucchiaino da tè.
Accorgimenti quotidiani per ridurre l’apporto di sale
Per ridurre il consumo di sale, si possono adottare alcune strategie nella preparazione dei pasti. Gli esperti consigliano di preferire alimenti freschi o minimamente processati, limitando il consumo di cibi confezionati e precotti, spesso ricchi di sale. L’utilizzo di erbe aromatiche e spezie può insaporire i piatti senza ricorrere al sale. In aggiunta a ciò, è sempre bene leggere le etichette nutrizionali degli alimenti confezionati può aiutare a identificare quelli con un minor contenuto di sale. È utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante, ove la problematica presentata dovesse perdurare. In caso di dubbi o persistenza dei sintomi, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.