Secondo la Società italiana di pediatria, «in Italia, patria della dieta mediterranea, due bambini su 10 sono in sovrappeso e uno su 10 è obeso, con una maggiore prevalenza nel centro sud. L’obesità infantile è un fenomeno non solo dilagante ma anche persistente: circa il 50% degli adolescenti obesi rischia di esserlo anche da adulto». Tuttavia, quando spesso ci si chiede delle cause che portano a questa problematica, diverse sono le possibili risposte. Al fine di cercare di fare chiarezza sull’argomento, uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolis, ha scoperto che l’apnea del sonno lieve cambiava i livelli di zucchero durante la gravidanza. Tale cambiamento era collegato a modelli di crescita infantile correlati all’aumento del rischio di obesità.
Lo studio ha incluso 18 donne che non avevano il diabete gestazionale e un indice di massa corporea di 30-40 kg / m2 durante il loro terzo trimestre – rendendole ad alto rischio di apnea del sonno. A 12 dei 18 partecipanti è stata diagnosticata l’apnea notturna. Secondo Farabi, principale autrice della ricerca, «in questo studio, più grave era l’apnea del sonno materno, maggiore è stata la probabilità di avere un più alto livello di zucchero nel sangue durante il giorno e la notte. I dati indicano che migliorare le abitudini del sonno, così come lo screening e potenzialmente il trattamento del sonno l’apnea può aiutare a migliorare gli esiti materni infantili in questa popolazione ad alto rischio. A differenza di altri studi, i modelli di sonno e il glucosio sono stati misurati direttamente utilizzando dispositivi di monitoraggio personali anziché affidarsi all’autotest, rendendo i dati molto più forti nella storia che raccontano».
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