E’ stata pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “L’Agenzia Informa”, la guida “Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie” , che fa il punto in maniera completa e approfondita sulla tipologia più richiesta di detrazioni prevista dalla normativa fiscale italiana. Ne da notizia “FiscoOggi.it”, sito Web informativo a cura dell’Agenzia delle Entrate.
La prima parte del testo introduce gli aspetti generali e le regole principali per usufruire della detrazione: è necessario anzitutto indicare le spese nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono state sostenute, documentandole adeguatamente e conservando i giustificativi per i cinque anni successivi a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Le detrazioni possono essere richieste solo da chi ha effettivamente sostenuto la spesa sanitaria, includendo anche quelle effettuate nell’interesse di familiari a carico del richiedente. La misura della detrazione rimane invariata, ovvero è possibile chiedere il rimborso del 19% delle spese sanitarie per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro. A proposito delle spese sostenute all’estero, queste seguono lo stesso trattamento di quelle effettuate in Italia, quindi anche in questo caso è necessario produrre dei giustificativi che, se in lingua straniera, devono essere tradotti in italiano.
Il terzo capitolo della guida elenca le spese sanitarie detraibili: tra le novità introdotte c’è la possibilità di ottenere un rimborso per gli alimenti medici a fini speciali, ad esclusione di quelli per lattanti e di quelli senza glutine. E’ possibile consultare l’elenco completo degli alimenti detraibili sul sito del Ministero della Salute al seguente link. La detrazione è attualmente prevista solo per gli anni 2017 e 2018, non c’è un tetto massimo di spesa e il beneficio spetta anche per gli acquisti effettuati nell’interesse di un familiare a carico. La spesa in questo caso va certificata con fattura o scontrino che deve specificare natura, qualità e quantità dei prodotti acquistati, oltre al codice fiscale del destinatario di questi alimenti.
A proposito delle prestazioni mediche, alcune sono detraibili senza necessità di prescrizioni, come quelle effettuate da psicologi e psicoterapeuti, biologi nutrizionisti e ambulatori specialistici per la cura da assuefazione da tabacco. Altre prestazioni invece possono essere detratte solo se vi è una prescrizione medica che dimostri il collegamento tra la prestazione e la patologia, come ad esempio per i trattamenti di mesoterapia e ozonoterapia, le prestazioni chiropratiche, le cure termali e le spese per le prestazioni rese dal massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici.
Sono inoltre detraibili le spese per gli prestazioni di luce pulsata, quando effettuate per sopperire ai danni estetici provocati dall’irsutismo, la spesa per gli interventi di procreazione medicalmente assistita (PMA) e quella per la conservazione delle cellule del cordone ombelicale, solo ad uso del neonato.
Le somme per l’acquisto o affitto di dispositivi medici, tra cui le protesi, possono essere portate in detrazione a patto che dalla certificazione fiscale risulti chiaramente la descrizione del prodotto acquistato e la persona che sostiene la spesa.
Inoltre, le spese relative a patologie esenti possono essere detratte per un limite massimo di 6.197,48 euro.
Lo stesso tetto economico è previsto per le detrazioni riguardanti spese per familiari con patologie esenti che non sono a carico fiscalmente.
A proposito poi delle detrazioni delle spese mediche e di assistenza ai disabili, queste sono interamente deducibili dal reddito complessivo, anche se sostenute dai familiari dei disabili e anche se questi non risultano fiscalmente a carico.
Infine, per chi volesse approfondire la legislazione in merito, l’ultimo capitolo della guida riporta i riferimenti delle normative, circolari e risoluzioni che regolano la materia.
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