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Studio conferma: «I trattamenti alternativi per il cancro riducono la sopravvivenza»

L’uso di trattamenti non testati per il cancro in alternativa alle cure standard raddoppiano i tassi di mortalità. I risultati di uno studio della Yale School of Medicine riportati dal New York Times.

Una diagnosi di cancro, persino di un tumore precocemente diagnosticato e curabile, può spingere i pazienti che sentono improvvisamente di aver perso il controllo del proprio futuro ad affidarsi ai consigli di Internet o di parenti e amici che raccontato di guarigioni miracolose grazie rimedi alternativi che pretendono di risparmiare loro trattamenti antitumorali consolidati come la chirurgia, la radioterapia e la chemioterapia. Ad affrontare il problema sempre più diffuso e a fare chiarezza sulla differenza tra medicina alternativa e medicina complementare o integrativa, è il New York Times, partendo da un recente studio condotto dai ricercatori della Yale School of Medicine e pubblicato sul Journal of National Cancer Institute.
Il blog di una clinica che si occupa di medicina oncologica integrativa, Integrative Cancer Answers, afferma che ben l’83% dei pazienti oncologici sceglie di utilizzare una o più forme di medicina alternativa, che vanno dall’agopuntura alle erbe e alle vitamine e allo yoga, più spesso in combinazione con terapie clinicamente testate. Tuttavia, un piccolo ma significativo numero di pazienti oncologici rifiuta i trattamenti offerti dagli oncologi tradizionali e cerca invece rimedi alternativi che possono sembrare miracolosi ma non hanno il supporto di ricerche scientificamente valide. Le loro motivazioni vanno dal desiderio di sentirsi responsabilizzati prendendo le proprie decisioni terapeutiche all’evitare effetti collaterali tossici, selezionando rimedi che considerano innocui, ma che in realtà potrebbero tramutarsi in una sentenza di morte che avrebbe potuto essere evitata.
A dimostrarlo è uno studio dei ricercatori della Yale School of Medicine è condotto su 281 pazienti con tumori potenzialmente curabili a mammella, polmone, colon-retto o prostata che non si erano ancora diffusi oltre il loro sito di origine. I risultati hanno rivelato che l’uso di medicine alternative in sostituzione dei trattamenti convenzionali per il cancro hanno portato a un tasso di mortalità generale due volte e mezzo superiore a quello riscontrato dai pazienti che hanno ricevuto terapie standard.
Tra le donne con tumore al seno, la scelta di rimedi alternativi ha comportato un aumento di quasi sei volte della possibilità di morire durante un periodo di follow-up medio di cinque anni e mezzo. Per i pazienti con tumore del colon o del retto che hanno scelto trattamenti alternativi, il tasso di mortalità era quattro volte e mezzo più alto. E per quelli con cancro ai polmoni, il tasso era due volte più alto. Solo gli uomini con cancro alla prostata che hanno rifiutato i trattamenti standard non hanno riscontrato differenze nel rischio di morte durante il periodo di follow-up, un risultato, hanno suggerito i ricercatori, che molto probabilmente riflette la crescita lenta tipica del cancro alla prostata.
Il team di ricerca, guidato dal radioterapista Skyler B. Johnson, ha sottolineato la differenza tra la medicina alternativa, definita dagli autori come “una terapia non provata che è stata somministrata al posto del trattamento convenzionale”, e i trattamenti complementari o integrativi, che sono usati come aggiunte o complementi alla cura standard. La “medicina integrativa” si riferisce a un approccio combinato di rimedi stabiliti dal medico con una o più pratiche utilizzate nella medicina complementare e alternativa, che si sono dimostrate sicure ed efficaci. La “medicina complementare”, d’altra parte, comporta meno rischi, poiché viene usata insieme ai rimedi standard, il più delle volte per ridurre gli effetti collaterali del trattamento e migliorare le sensazioni di benessere, dunque se scelte correttamente, le terapie complementari non dovrebbero interferire con i benefici dei trattamenti convenzionali.
Troppo spesso, invece, l’uso della “medicina alternativa” al posto di trattamenti medici convenzionali, ritarda l’uso di rimedi di comprovata efficacia e dà tempo ad un cancro curabile di crescere, diffondersi e alla fine diventare letale. Tuttavia, non tutti i trattamenti complementari che i pazienti usano sono sicuri, infatti alcuni possono interferire con l’efficacia dei rimedi stabiliti o causare reazioni avverse se combinati con essi. Questo è più probabile che accada quando i pazienti li usano senza prima discutere le loro intenzioni con il proprio oncologo, a confermarlo è l’American Cancer Society, che sollecita i pazienti ad avvertire i loro medici se stanno prendendo in considerazione un rimedio complementare, per assicurarsi che non interferisca con il loro regolare trattamento. I pazienti sono altresì invitati a fare una lista completa di tutti gli integratori alimentari che stanno assumendo o hanno intenzione di assumere così da consentire al proprio medico di identificare prodotti potenzialmente fraudolenti o pericolosi. E a proposito di metodi alternativi da utilizzare rigorosamente come complemento e non in sostituzione del trattamento convenzionale contro il cancro, la Mayo Clinic suggerisce 10 opzioni sicure che possono aiutare i pazienti oncologici a far fronte a segni e sintomi come ansia, affaticamento, nausea e vomito, dolore, insonnia e stress: – L’agopuntura può aiutare ad alleviare la nausea e il dolore – L’aromaterapia può anche aiutare ad alleviare la nausea, il dolore e lo stress, ma i pazienti sono avvertiti di non usare grandi quantità di olio di lavanda e olio dell’albero del tè sulla loro pelle.
– L’esercizio fisico può alleviare la fatica e lo stress e migliorare il sonno.
– L’ipnosi può controllare il dolore e ridurre lo stress.
– Il massaggio può alleviare il dolore e può anche ridurre l’ansia, l’affaticamento e lo stress, anche se potrebbe non essere sicuro per i pazienti con basso numero di globuli rossi.
– La meditazione può alleviare l’ansia e lo stress.
– La musicoterapia ha dimostrato di alleviare il dolore e controllare la nausea e il vomito.
– Tecniche come il rilassamento muscolare progressivo possono migliorare il sonno e alleviare l’ansia e la stanchezza.
– Il Tai Chi, purché si evitino movimenti che causano dolore, può alleviare lo stress e migliorare la forza e l’equilibrio.
– Lo yoga può anche ridurre lo stress e l’affaticamento e migliorare il sonno.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).