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Integratori, prodotti da usare al bisogno e su consiglio medico

Benefiche, ma non prive di rischi, le supplementazioni alimentari vanno assunte solo se realmente necessarie e dopo aver consultato il medico.

Gli integratori alimentari sono fonti concentrate di alcuni nutrienti e altre sostanze con effetto nutritivo o fisiologico, che vengono commercializzate sotto forma di pillole, compresse, capsule o soluzioni liquide. I nutrienti e le sostanze che possono essere impiegati negli integratori sono numerosi. I più comuni sono minerali, vitamine, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre e varie piante ed estratti di erbe. «Gli integratori alimentari – dichiara la European food safety authority (Efsa) – hanno lo scopo di correggere carenze nutrizionali, mantenere un adeguato apporto di determinati nutrienti o supportare specifiche funzioni fisiologiche. Non sono medicinali e come tali non possono esercitare un’azione farmacologica, immunologica o metabolica. Pertanto il loro uso non è inteso a curare o prevenire malattie nell’uomo o a modificare funzioni fisiologiche». All’interno dell’Unione Europea vige una regolamentazione precisa che disciplina le sostanze usate negli integratori, controllando che non siano rischiose per i consumatori.

Integrare per colmare carenze reali.

In un mercato sempre più affollato di proposte commerciali volte a integrare la nostra dieta, ci si chiede spesso se questi prodotti siano necessari alla salute e migliorino il benessere personale. Di fronte a questa domanda, il National institutes of health (Nih) del dipartimento Health and human services degli Stati Uniti risponde in una newsletter sull’argomento, che la prima cosa da chiedersi è se ne abbiamo bisogno. «Le persone – afferma il Nih – prendono questi integratori per assicurarsi di assumere nutrienti essenziali a sufficienza e per mantenere o migliorare la loro salute. Ma non tutti hanno bisogno di assumere integratori». Gli esperti sostengono, infatti, che la dieta alimentare è normalmente in grado di coprire il fabbisogno dell’organismo e l’integrazione si rivela utile e necessaria solo se serve a colmare alcune carenze. Alcuni integratori possono anche avere effetti collaterali, specie se assunti prima di un intervento chirurgico o assieme ad altri medicinali. Il parere del medico è quindi sempre fondamentale.

Le integrazioni con maggiori evidenze scientifiche.

Secondo il National institutes of health statunitense, ci sono prove che suggeriscono che alcuni integratori possono migliorare la salute in modi diversi. Il calcio, per esempio, migliora la salute delle ossa e la vitamina D aiuta il corpo ad assorbirlo. Le vitamine C ed E sono antiossidanti, molecole che prevengono il danno cellulare e aiutano a mantenere la salute. Le donne hanno bisogno di ferro durante la gravidanza e i bambini allattati al seno hanno bisogno di vitamina D. L’acido folico è importante per tutte le donne in età fertile. La vitamina B12 mantiene sani i nervi e le cellule del sangue e, data la sua presenza principalmente in carne, pesce e latticini, i vegani possono prendere in considerazione la possibilità di integrarla. «La ricerca – dichiara il dottor Craig Hopp, esperto di ricerche sui botanical dell’Nih – suggerisce che l’olio di pesce può promuovere la salute del cuore. Degli integratori non derivati da vitamine e minerali, l’olio di pesce ha probabilmente le prove più scientifiche a sostegno del suo uso». Molti integratori quindi hanno effetti scientificamente dimostrati, ma vanno comunque usati con cautela, verificando sempre la composizione chimica e i dosaggi di ogni ingrediente.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).