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Benessere dell’organismo, «mens sana in corpore sano»

Uno stato di benessere completo non può prescindere dalla cura contemporanea sia del corpo sia della mente, tra loro strettamente correlati.

Si può avere un corpo perfetto e godere di una salute fisica invidiabile. Ma se la mente non fosse altrettanto “in forma”, non potremmo dirci in salute né godere del vero benessere che, come lo definisce il vocabolario Treccani, significa «stato felice di salute, di forze fisiche e morali». Quindi parlare di salute, riferendoci ai parametri clinici che ci definiscono sani, non equivale sempre a stare davvero bene perché, proprio come la definizione Treccani, al benessere concorrono anche le forze fisiche e la serenità morale. Forse non tutti sanno che, tra i sintomi più comuni dei disturbi dell’umore, specie nel caso di depressione e ansia, spicca proprio la mancanza di forze e di energie. La Fondazione Veronesi parla di «affaticamento o mancanza di energia quasi ogni giorno», quale sintomo frequente nella depressione. Ciò dimostra come una simile condizione, anche in presenza di forma fisica ed esami clinici perfetti non permetterebbe a nessuno di provare benessere. Per raggiungere questo stato è dunque imprescindibile prendersi cura di sé a trecentosessanta gradi.

Troppa attenzione al fisico non porta al benessere.

La chiave per sentirsi bene è sempre quella della moderazione. Molto spesso si tende a eccedere, portando all’esasperazione le azioni raccomandate per raggiungere il benessere, soprattutto quando si parla di forma fisica, per la quale oggi l’attenzione è ai massimi livelli. C’è chi infatti, pensando di impegnarsi al meglio segue diete troppo restrittive, sottoponendosi ad allenamenti estenuanti. Il risultato è il rischio di incorrere in carenze alimentari e overtraining, con l’effetto di sentirsi esauriti. «Se l’attività fisica praticata è troppo intensa e l’organismo non riesce a recuperare – spiegano gli esperti del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) – si può andare incontro a overtraining, conosciuto anche come sovrallenamento. Questo calo di forma non è solo fisico, ma spesso anche mentale».

Dieta sana, movimento e svago.

Siamo quello che mangiamo, dice un vecchio proverbio. Quindi, di sicuro, l’alimentazione determina molti stati psico-fisici, positivi o negativi. Oltre a guardare l’introito calorico, una dieta sana deve verificare che nessun nutriente venga a mancare all’organismo, obiettivo che si raggiunge incrementando il consumo di frutta e verdura, bevendo tanta acqua e variando spesso gli alimenti. Il movimento, specie all’aria aperta, resta sempre uno dei cardini del benessere psico-fisico. Deve essere quotidiano e commisurato alle proprie capacità ed età. Il terzo ingrediente per coltivare il proprio benessere è quello di “nutrire” la mente e l’entusiasmo, inserendo nella routine settimanale qualche attività sana ma anche piacevole in base ai propri gusti. Fare le cose con passione e non per obbligo, e comunque alternare obblighi a svaghi in grado di rilassare la mente, permette di ricaricare le energie e ritrovare ottimismo e positività, due fattori essenziali per sentirsi bene.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).