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Apparecchi acustici: cosa c’è da sapere

Problemi di udito: che ci riguardino in prima persona o interessino parenti, amici o conoscenti, spesso sono risolvibili con apposite apparecchiature auricolari.

Più la tecnologia di settore continua a fare progressi, maggiori sono i dettagli e le caratteristiche da considerare nella scelta di un apparecchio acustico adatto alle proprie esigenze. “Le persone che già utilizzano un apparecchio acustico sanno che sceglierne uno non è mai una scelta facile”, afferma Eric Mann, Chief Medical Officer presso l’ufficio della Food and Drug Administration responsabile degli apparecchi acustici. “La perdita dell’udito colpisce le persone in modi diversi. Pertanto, è opportuno scegliere un’apparecchiatura acustica idonea alla propria condizione e al proprio stile di vita”.

Apparecchi acustici: perché usarli.

Si può nascere con un senso dell’udito debole o assente. Oppure si può perderlo via via nel corso della vita, causa logoramento interno dell’orecchio dovuto all’età o per anni di esposizione a rumori forti. Talvolta la perdita dell’udito è temporanea, talaltra è permanente ma può essere migliorata grazie agli apparecchi acustici. Si tratta di dispositivi medici indossati dietro o dentro l’orecchio che aumentano la percezione del volume dei suoni.

Apparecchi acustici: come funzionano.

Gran parte di questi strumenti funziona attraverso la conduzione aerea. Conducono, cioè, il suono amplificato nel canale uditivo. Il suono passa attraverso il timpano e le tre minuscole ossa dell’orecchio medio (il martello, l’incudine e la staffa), per poi arrivare all’interno dell’apparato uditivo. Qui il suono viene elaborato e il segnale acustico inviato al cervello. Coloro che invece hanno problemi con l’orecchio esterno o medio utilizzano apparecchi acustici a conduzione ossea: funzionano inviando il suono attraverso il cranio per arrivare all’orecchio interno.

Tipologie di apparecchi acustici.

Apparecchi retroauricolari (BTE): di dimensioni relativamente grandi, sono formati da una custodia in plastica posizionata dietro l’orecchio e contenente la parte elettronica del dispositivo. Una chiocciola anatomica la collega nel condotto uditivo. Adatti a tutte le età.

Apparecchi con ricevitore nel canale (RIC): posizionati dietro l’orecchio ma più piccoli e meno visibili dei BTE. Un dispositivo acustico RIC è fissato a un tubo contenente un filo il cui apice poggia sul condotto uditivo.

Apparecchi intrauricolari (ITE): occupano completamente l’orecchio esterno (la “coppa” dell’orecchio). L’elettronica dell’apparecchio acustico è racchiusa in un guscio su misura.

Ausili nel canale: sono i più piccoli. L’elettronica è contenuta in un piccolo guscio su misura che si inserisce parzialmente (ITC – Apparecchi acustici endoauricolari) o del tutto (CIC – Completamente Interni al Canale) nel condotto uditivo.

Principali funzioni degli apparecchi acustici.

Microfoni direzionali: captano il suono proveniente da una direzione specifica. Aiutano in una conversazione faccia a faccia, per esempio.

Bobine telefoniche: permettono al dispositivo acustico di captare il suono da telefoni o sistemi audio compatibili in luoghi pubblici (cinema, teatri, luoghi di culto, ecc.).

Connettività wireless: il Bluetooth consente agli apparecchi acustici di interagire con TV, cellulari, pc, tablet, ecc.

La perdita dell’udito potrebbe essere segno di un problema facilmente curabile come il cerume accumulato oppure di un problema più grave come un tumore benigno del nervo uditivo. In ogni caso, se la perdita dell’udito aumenta nel breve periodo e/o se si accusano sintomi associati come ad esempio vertigini o dolore all’orecchio è sempre bene rivolgersi al proprio medico di base per un consulto e una prima diagnosi qualificata.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).