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Tabagismo, smettere di fumare allunga la vita e ne migliora la qualità

I danni provocati dal fumo di sigaretta sono numerosi, ma esistono varie strade per interrompere questa cattiva abitudine, anche con l’aiuto di specialisti.

«Se smetti di fumare guadagni salute subito e ottieni molti benefici a lungo termine: già dopo pochi giorni migliorano gli scambi gassosi a livello polmonare, migliorano la tosse e altri sintomi respiratori». A dichiararlo è il ministero della Salute in occasione di recenti studi volti a verificare l’impatto del nuovo coronavirus sui fumatori. I danni del fumo sono ormai generalmente noti, eppure i fumatori hanno spesso difficoltà anche solo a effettuare una riduzione del numero di sigarette giornaliere. Consapevoli di questa difficoltà diffusa, gli operatori sanitari e scientifici hanno dato vita a iniziative di vario tipo per offrire sostegno, competenza e accompagnare il fumatore in un percorso graduale alla totale eliminazione del tabacco. L’Istituto superiore di sanità ha attivato un numero verde contro il fumo (800 554088), a cui ci si può rivolgere dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16. Su tutto il territorio nazionale, poi, sono disponibili i centri antitabacco dove, grazie all’ausilio di specialisti, i fumatori sono affiancati in un percorso di cessazione dal consumo, anche attraverso interventi personalizzati o di gruppo.

I danni provocati dal fumo di sigaretta.

I rischi correlati all’uso del tabacco sono descritti in modo dettagliato in uno studio della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute. «L’assunzione costante e prolungata di tabacco – si legge nel documento – è in grado di incidere sulla durata della vita media oltre che sulla qualità della stessa: venti sigarette al giorno riducono di circa quattro anni e mezzo la vita media di un giovane che inizia a fumare a venticinque anni». Bersaglio del fumo non sono solo i polmoni. Gli organi colpiti dal tabacco sono infatti diversi, ma i più coinvolti sono quelli degli apparati broncopolmonare e cardiovascolare. Il Center for disease control and prevention – Cdc degli Usa ha individuato ventisette malattie legate al fumo. «La gravità dei danni fisici dovuti all’esposizione (anche passiva) al fumo di tabacco – spiega il Ministero della Salute – è direttamente proporzionale all’entità complessiva del suo abuso. Più precisamente sono determinanti età di inizio, numero di sigarette giornaliere, numero di anni di fumo, inalazione più o meno profonda».

I dieci consigli degli esperti per smettere di fumareIl ministero della Salute ha raccolto alcuni suggerimenti degli esperti per chi vuole smettere di fumare. Eccone dieci da tenere presenti: ricorda che smettere di fumare è possibile, il desiderio impellente della sigaretta dura solo pochi minuti, i sintomi dell’astinenza si attenuano già nella prima settimana, già dopo venti minuti dalla cessazione del fumo si hanno i primi effetti benefici, non tutti ingrassano quando si smette di fumare e comunque l’incremento di peso è moderato (2-3 Kg), quando si smette di fumare è bene bere abbondantemente, aumentare il consumo di frutta e verdura e muoversi di più, se non si riesce a smettere da soli è bene farsi aiutare, alcuni farmaci e un supporto psicologico sono validi aiuti per mantenere le proprie decisioni, le ricadute non devono scoraggiare, ogni tentativo di smettere fa acquistare consapevolezza e può costituire uno stimolo per riprovare ancora.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).