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Congiuntivite, diversi i fattori di rischio estivi

D’estate, lacrimazione ridotta, secchezza causata da caldo e condizionatori, sabbia, pollini e raggi solari aumentano i rischi di avere una congiuntivite.

La congiuntivite è un processo infiammatorio che coinvolge la congiuntiva, ovvero la membrana trasparente che ricopre la parte bianca dell’occhio e la superficie interna delle palpebre. A scatenarla sono diversi fattori e vari patogeni come batteri e virus. In altri casi, alla base della congiuntivite c’è una reazione allergica, che può essere determinata da sostanze di vario tipo. «Per contrarre questa patologia – spiega la Società oftalmologica italiana (Soi) – è sufficiente che l’occhio, e la congiuntiva, entrino in contatto con il germe o la sostanza responsabile. Questo avviene più frequentemente attraverso il contatto con le mani sporche, con la presenza nell’ambiente di una sostanza allergizzante, attraverso il contatto accidentale con sostanze tossiche; oppure semplicemente con la vicinanza a una persona affetta, la quale espelle il germe attraverso la saliva».

D’estate i rischi possono aumentare.

La stagione estiva presenta diversi aspetti che possono facilitare l’insorgere della congiuntivite, specie nei bambini, ma non solo. Ciò accade anzitutto perché l’occhio con il caldo tende a ridurre la lacrimazione, diventando più secco, meno protetto e più irritabile, condizione acuita dall’uso dei condizionatori e ventilatori. Quando l’occhio prude o brucia, spesso lo si sfrega con mani non perfettamente pulite, considerato il maggior tempo che si trascorre in ambienti naturali, ricchi di sabbia e terra, come la spiaggia. In questi ambienti, poi, aumenta inevitabilmente anche la concentrazione di pollini che, per chi soffre di allergie, peggiorano la situazione.

L’Agenzia italiana per la prevenzione della cecità (Iapb) spiega che esiste anche una forma di congiuntivite, chiamata attinica, provocata dai raggi solari «Questa infiammazione – precisa l’Iapb – di solito non interessa solo la congiuntiva ma si estende anche a livello della cornea. Per evitare di contrarla è importante utilizzare occhiali con filtri per i raggi ultravioletti. La congiuntivite attinica è più frequente al mare, sulla neve e dopo l’esposizione a lampade abbronzanti: per questa ragione in tutti questi casi è fondamentale proteggere gli occhi adeguatamente con occhiali scuri a norma di legge o apposite mascherine. In caso di congiuntivite bisogna sempre evitare di andare al mare o in piscina (soprattutto nelle forme acute)».

Sintomi e rimedi.

Come spiega l’Iapb, «i sintomi comuni delle congiuntiviti includono occhio o occhi che lacrimano, arrossati, con bruciore, dolore o fastidio. A volte, allo specchio si possono vedere i capillari dilatati e sembra che ci sia sangue nell’occhio. Altri sintomi sono: palpebra gonfia e rossa, sensazione di sabbia negli occhi (sensazione di corpo estraneo), secrezione (gli occhi tendono ad “appiccicarsi”) e fotofobia». In base alla causa della congiuntivite, il medico stabilirà la terapia da seguire, per la quale esistono colliri e, se necessario, anche farmaci per bocca. «In caso di congiuntivite batterica – precisa l’Iapb – la terapia è a base di colliri antibiotici, nel caso, invece, di congiuntivite allergica si ricorre a colliri antistaminici e cortisonici, che possono essere associati all’utilizzo di lacrime artificiali e, talvolta, agli antistaminici per bocca. Nella congiuntivite virale in alcuni casi, oltre a una terapia con colliri antinfiammatori e lubrificanti, può essere prescritta dall’oculista una copertura con colliri antibiotici (per prevenire le sovrainfezioni batteriche) e unguenti o colliri antivirali. È importante, comunque, che l’oculista formuli una diagnosi esatta».

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).