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Aderenza terapeutica, rispetto della prescrizione per buon esito della terapia

L’osservanza delle indicazioni relative a una terapia farmacologica è fondamentale perché la cura possa dare i risultati sperati.

L’aderenza terapeutica, ovvero il rispetto da parte di un paziente delle indicazioni terapeutiche prescritte da un operatore sanitario, è un fattore che determina il buon esito di ogni cura farmacologica. Ciononostante, spesso le raccomandazioni del medico o del farmacista non vengono rispettate per diversi motivi. «Per aderenza alla terapia – spiega l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) – si intende il conformarsi del paziente alle raccomandazioni del medico riguardo ai tempi, alle dosi e alla frequenza nell’assunzione del farmaco per l’intero ciclo di terapia. La scarsa aderenza alle prescrizioni del medico è la principale causa di non efficacia delle terapie farmacologiche ed è associata a un aumento degli interventi di assistenza sanitaria, della morbilità e della mortalità, rappresentando un danno sia per i pazienti che per il sistema sanitario e per la società. Maggior aderenza significa infatti minor rischio di ospedalizzazione, minori complicanze associate alla malattia, maggiore sicurezza ed efficacia dei trattamenti e riduzione dei costi per le terapie».

Cosa porta alla mancata aderenza

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Joseph S. Alpert, dell’Università dell’Arizona Health science network, elenca in un editoriale pubblicato su The American journal of medicine diverse motivazioni che determinano la mancata aderenza terapeutica. «Sono state proposte una serie di ragioni per la mancata osservanza delle prescrizioni di un farmaco – scrive Alpert – dimenticanza, costo dei medicinali, mancata comprensione del regime farmacologico, che a volte è dovuta a insufficiente spiegazione da parte del medico, ansia creata da un eccesso di enfasi sulle potenziali reazioni avverse di un farmaco, mancanza di fiducia nel giudizio del medico. Certo, in alcuni casi, concorrono molteplici fattori. In più, l’eccessivo carico di impegni cui sono sottoposti i medici prescrittori nella pratica clinica può portare a una spiegazione breve e forse inadeguata della logica che sta alla base di una determinata prescrizione di un farmaco». Alla luce di queste considerazioni, è sempre consigliabile, in caso di perplessità, rivolgere al prescrittore tutte le domande che si ritengono necessarie sui farmaci prescritti, cercando di chiarire tutti i dubbi su efficacia, modalità e tempi di assunzione, possibili effetti collaterali.

Strategie per migliorare l’aderenza

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I sistemi sanitari effettuano studi e monitoraggi costanti per migliorare il più possibile l’aderenza terapeutica attraverso strategie di vario tipo. In primis l’industria farmaceutica cerca di formulare farmaci sempre più efficaci, facili da assumere e con un numero sempre minore di effetti collaterali, che sono una delle cause più frequenti di abbandono delle terapie o di mancato rispetto delle posologie prescritte. In secondo luogo, il settore cerca da sempre di aiutare i pazienti, specie i più anziani, a non dimenticare l’assunzione dei farmaci e a rispettarne gli orari quando richiesti. A questo scopo sono state realizzate per diverse categorie di medicinali confezioni pro-memoria con indicazioni dei giorni di assunzione di ogni dose. «Le strategie che sembrano migliorare l’utilizzo dei farmaci – osserva Alpert – comprendono i programmi di auto-monitoraggio e auto-gestione dei medicinali, mentre sembrano promettenti i regimi semplificati di dosaggio e il coinvolgimento diretto dei farmacisti nella gestione dei farmaci».

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).