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Mangiarsi le unghie: disagio psicologico che può rovinare le dita

Dietro all’onicofagia si nasconde spesso un disturbo del comportamento. Questa abitudine può inoltre danneggiare unghie e pelle.

Mangiarsi ripetutamente le unghie rientra tra i cosiddetti disturbi da comportamento ripetitivo focalizzato sul corpo, che includono anche altre pratiche, come mordersi le labbra o le guance. In merito a tali abitudini, gli esperti del manuale Msd spiegano che «alcuni pazienti si concentrano su queste attività piuttosto automaticamente (ossia, senza la piena consapevolezza), mentre altri ne sono più consapevoli. I comportamenti non sono innescati da ossessioni o dubbi circa l’aspetto, ma possono essere preceduti da una sensazione di tensione o ansia che viene alleviata dal comportamento, che è spesso accompagnato anche da un sentimento di gratificazione. Le persone con disturbo del comportamento ripetitivo incentrato sul corpo in genere cercano di fermare il loro comportamento o farlo meno spesso, ma non ne sono in grado». A prescindere dalla causa però, è bene sapere che mangiarsi le unghie in modo eccessivo può portare a conseguenze negative. «Mangiarsi le unghie in modo grave o strapparsele (onicotillomania) può causare deformità significative alle unghie stesse ed emorragie subungueali», precisano gli specialisti.

Le principali conseguenze.

Chi morde spesso unghie e cuticole, specie se in giovane età, può incorrere nel tempo in una deformità dell’unghia, che crescerà in modo anomalo. Inoltre, rimuovendo l’unghia troppo in profondità, si espone la pelle a possibili infezioni, come accade anche nella parte attorno all’unghia stessa, dove possono formarsi taglietti, causando sanguinamento. Spesso queste micro-fessure provocano arrossamenti, che vanno a creare uno stato di irritazione alla pelle. Va poi considerato che le mani sono frequentemente a contatto con lo sporco, che potrebbe insidiarsi più in profondità dato che la pelle mordicchiata e inumidita continuamente si assottiglia e perde la naturale barriera protettiva.

I rimedi che possono aiutare a perdere l’abitudine.

L’onicofagia è un disturbo antico, per il quale sono stati tentati diversi rimedi. Il più frequente e immediato è quello di rendere le unghie di cattivo sapore, al fine di renderle “disgustose” o amare al gusto di chi non riesce a perdere l’abitudine di addentarle. Oggi sono disponibili smalti appositamente studiati per questa funzione. Se poi, come molto frequentemente accade, l’origine del disturbo è nervosa, sono raccomandabili tutte le attività indicate a scaricare ansia e tensione, come fare sport e movimento. Infine, per porre rimedio a eventuali danni apportati a pelle e unghie, è consigliato applicare prodotti specifici per la cura delle mani e far rimarginare eventuali taglietti e piccole ferite. In caso di infezioni o irritazioni serie, è necessario consultare un dermatologo e farsi prescrivere un trattamento adeguato.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).