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C’è relazione tra povertà e sviluppo del cervello dei bambini?

La rivista statunitense Science ha citato un’importante indagine sociologica sul rapporto tra sviluppo del cervello dei bambini e loro benessere individuale.

Si tratta di “Baby’s First Years”, il primo studio USA che valuta l’impatto della povertà nonché della sua riduzione sullo sviluppo cognitivo, emotivo e cerebrale di neonati e bambini. La domanda che i ricercatori si sono posti è stata proprio questa: esiste un rapporto causa-effetto tra ristrettezze economiche della famiglia di un bambino e il suo grado di sviluppo cerebrale? Un miglioramento delle condizioni economiche famigliari ha delle ripercussioni sulla crescita cognitiva ed emotiva del piccolo? Sempre più studi scientifici documentano come lo sviluppo mentale dei bambini a basso reddito sia diverso da quello dei bambini nati in famiglie a medio o alto reddito.

Lo status di benessere famigliare più elevato è associato a migliori prestazioni del bambino in termini di capacità di linguaggio, memoria, funzione esecutiva e relazioni socio-emotive. Il tutto è stato scientificamente verificato anche a livello neurale, nelle regioni cerebrali dei bambini esaminati. Parimenti, un ampio corpus di ricerche in scienze sociali ha riscontrato disparità di reddito tra bambini a basso o alto rendimento scolastico, nelle rispettive capacità di attenzione, nell’autodisciplina. Gli scienziati dello sviluppo tendono a confermare che la povertà plasmi i primi anni di sviluppo cognitivo dei bambini, data l’elevata plasticità e la rapida crescita del cervello nei primi mesi/anni di vita degli individui. Per testare questi risultati è stato però necessario approntare uno studio specifico su larga scala. Questa ricerca mira ad analizzare come un sostegno finanziario alle famiglie meno abbienti possa influenzare la funzione e lo sviluppo cerebrale di neonati e bambini in tenera età.

L’indagine, tuttora in corso, ha quindi confrontato un gruppo di famiglie con bambini a basso reddito con un altro alla pari ma che ha potuto beneficiare di donazioni mensili. Un migliaio di madri in stato di povertà e i loro neonati sono stati reclutati in comunità etnicamente e geograficamente diverse degli Stati Uniti. Le madri hanno ricevuto (e riceveranno fino alla fine dell’indagine) 333 dollari al mese oppure 20 dollari al mese per i primi 52 mesi di vita dei bambini. Per comprendere in che modo la riduzione della povertà influisca sullo sviluppo dei bambini e sulla vita familiare, i ricercatori raccoglieranno dati dal 1° al 4° compleanno di ciascun bambino coinvolto nell’esperimento.

Già oggi questa ricerca riporta sostanziali divergenze nello sviluppo cerebrale dei bambini di un anno le cui famiglie hanno ottenuto un sostegno economico rispetto a coloro che non l’hanno ricevuto. Gli studiosi seguiranno questi nuclei famigliari anche nei prossimi anni per determinare se le disparità osservate tra i due gruppi persisteranno ancora e se porteranno a successivi divari cognitivi e comportamentali.

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Di Farmacia Elifani

Il servizio informativo per i pazienti della Farmacia Elifani del Dr. Giuseppe De Simone a Meta (NA).